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Decreto, 5/3/2020
Decreto del Min. lavoro e delle politiche sociali 5 marzo 2020, recante Adozione della modulistica di bilancio degli enti del Terzo settore.
GU n.102 del 18-4-2020
Decreto
Materia: servizi sociali / disciplina


MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
DECRETO 5 marzo 2020
Adozione della modulistica di bilancio degli enti del Terzo  settore.
(20A02158)
(GU n.102 del 18-4-2020)
 
                       IL MINISTRO DEL LAVORO
                      E DELLE POLITICHE SOCIALI
 
  Vista la legge 6 giugno 2016, n. 106, recante  «Delega  al  Governo
per la riforma del Terzo  settore,  dell'impresa  sociale  e  per  la
disciplina del servizio civile universale»;
  Visto il decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, recante «Codice
del Terzo settore, a norma dell'art. 1, comma  2,  lettera  b)  della
legge 6 giugno 2016, n. 106»;
  Visto  in  particolare,  l'art.  13,  commi  1  e  2  del   decreto
legislativo sopra  citato,  il  quale  impone  agli  enti  del  Terzo
settore, fatte salve le specifiche disposizioni di cui ai commi  3  e
4, l'obbligo di redigere il bilancio di esercizio formato dallo stato
patrimoniale,  dal  rendiconto  gestionale,  con  l'indicazione   dei
proventi e degli oneri dell'ente, e dalla relazione di  missione  che
illustra le poste di bilancio,  l'andamento  economico  e  gestionale
dell'ente e le modalita' di perseguimento delle finalita' statutarie,
salva la facolta' per gli enti del Terzo settore con ricavi, rendite,
proventi o entrate comunque denominate inferiori a 220.000,00 euro di
redigere il bilancio nella forma del rendiconto per cassa;
  Visto altresi' il comma 3 del medesimo art. 13, che prevede che  il
bilancio di cui ai sopra menzionati commi 1 e 2 deve  essere  redatto
in conformita' alla modulistica definita con decreto del Ministro del
lavoro e delle politiche sociali;
  Richiamato l'art. 3, comma 2 del medesimo  decreto  legislativo  n.
117/2017, il quale prevede che per quanto non previsto dal Codice del
Terzo settore, agli enti del Terzo settore si  applicano,  in  quanto
compatibili, le norme del codice civile e le relative disposizioni di
attuazione;
  Ritenuto, in coerenza  con  la  disposizione  citata  al  capoverso
precedente,  di  dover  applicare,  nel  rispetto  del  criterio   di
compatibilita', ai bilanci degli enti del  Terzo  settore,  le  norme
contenute negli articoli 2423, 2423-bis e 2426 del codice civile;
  Acquisito il parere del Consiglio nazionale del Terzo settore  reso
nella seduta del 23 gennaio 2020;
 
                              Decreta:
 
                               Art. 1
 
          Modelli di bilancio degli enti del Terzo settore
 
  1. Ai sensi dell'art. 13, comma 3 del decreto legislativo 3  luglio
2017, n. 117 sono adottati, ai fini della redazione del  bilancio  di
esercizio da parte degli enti del Terzo settore, i modelli  di  stato
patrimoniale (Mod. A), rendiconto gestionale (Mod. B) e relazione  di
missione (Mod. C), di cui al citato art.  13,  comma  1,  nonche'  il
modello di rendiconto per cassa (Mod. D), di cui all'art.  13,  comma
2,  contenuti  nell'allegato  n.  1  che  forma  parte  integrante  e
sostanziale del presente decreto.
                               Art. 2
 
                 Clausola di invarianza finanziaria
 
  1. Dal presente decreto non derivano nuovi o maggiori oneri per  il
bilancio dello Stato.
                               Art. 3
 
                 Pubblicazione ed entrata in vigore
 
  1. Il presente decreto sara'  trasmesso  ai  competenti  organi  di
controllo e pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica
italiana. Le disposizioni da esso recate si applicano a partire dalla
redazione  del  bilancio  relativo  al  primo  esercizio  finanziario
successivo a quello in corso alla data della pubblicazione.
 
    Roma, 5 marzo 2020
 
                                                 Il Ministro: Catalfo

Registrato alla Corte dei conti il 6 aprile 2020
Ufficio controllo atti MIUR, MIBAC,  Min.  salute  e  Min.  lavoro  e
politiche sociali, reg.ne prev. n. 610.
                                                           Allegato 1
 
                            Introduzione
 
    L'art.  13,  «Scritture  contabili  e  bilancio»,   del   decreto
legislativo 2 agosto 2017,  n.  117  e  successive  modificazioni  ed
integrazioni indica il contenuto minimo del bilancio che gli Enti del
terzo  settore  (ETS)  che  non  esercitano  la   propria   attivita'
esclusivamente o principalmente in forma di impresa commerciale  sono
tenuti a redigere, disponendo che il bilancio «deve essere redatto in
conformita' alla modulistica definita con decreto  del  Ministro  del
lavoro e delle politiche sociali, sentito il Consiglio nazionale  del
Terzo settore».
    In particolare, ai sensi dei commi 1 e  2,  gli  enti  del  Terzo
settore con ricavi, rendite, proventi o entrate  comunque  denominate
non inferiori a  220.000,00  euro  devono  redigere  un  bilancio  di
esercizio formato da  stato  patrimoniale,  rendiconto  gestionale  e
relazione di missione; gli  enti  con  ricavi,  rendite,  proventi  o
entrate comunque  denominate  inferiori  a  220.000,00  euro  possono
predisporre un bilancio in forma di rendiconto per cassa.
    La  norma  sottende  l'utilizzo  del  principio   di   competenza
economica per la redazione del bilancio degli enti del Terzo  settore
con ricavi, rendite,  proventi  o  entrate  comunque  denominate  non
inferiori a 220.000,00 euro, mentre consente l'utilizzo del principio
di cassa per gli enti  con  dimensione  economica  inferiore  a  tale
soglia.
    La relazione di missione  illustra,  da  un  lato,  le  poste  di
bilancio e, dall'altro  lato,  l'andamento  economico  e  finanziario
dell'ente e le modalita' di perseguimento delle finalita' statutarie,
cumulando informazioni che il codice civile colloca per  le  societa'
di capitali, distintamente, nella nota integrativa e nella  relazione
sulla gestione.
    Ai fini dell'individuazione degli enti che rientrano nell'obbligo
di redazione del  bilancio  secondo  il  principio  della  competenza
economica o nella facolta'  di  redazione  del  bilancio  secondo  il
principio di cassa, si dovra' tenere conto del volume complessivo  di
ricavi, rendite, proventi o entrate  comunque  denominate  conseguiti
come risultanti dal bilancio dell'esercizio  precedente.  Per  quanto
concerne i bilanci redatti secondo  il  principio  di  cassa  occorre
escludere le entrate relative a disinvestimenti, intendendo come tali
le alienazioni a  qualsiasi  titolo  di  elementi  aventi  natura  di
immobilizzazioni, in  quanto  entrate  non  afferenti  alla  gestione
corrente  dell'ente  e  quelle  relative  al  reperimento  di   fonti
finanziarie.
    Occorre anche tenere in considerazione che:
      il comma 6 del medesimo art. 13 del codice  del  Terzo  settore
prevede che  «l'organo  di  amministrazione  documenta  il  carattere
secondario e strumentale dell'attivita' di cui all'art. 6  a  seconda
dei casi, nella relazione di missione o in una annotazione  in  calce
al rendiconto per cassa o nella nota integrativa al bilancio»;
      il comma 6 dell'art.  87  richiede  che  «gli  enti  del  Terzo
settore non commerciali di cui all'art. 79, comma 5,  che  effettuano
raccolte pubbliche di fondi devono inserire all'interno del  bilancio
redatto ai sensi dell'art. 13, un  rendiconto  specifico  redatto  ai
sensi del  comma  3  dell'art.  48,  tenuto  e  conservato  ai  sensi
dell'art. 22 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre
1973, n. 600, dal quale  devono  risultare,  anche  a  mezzo  di  una
relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente, le entrate e le
spese relative a ciascuna delle celebrazioni, ricorrenze  o  campagne
di sensibilizzazione di cui all'art. 79,  comma  4,  lettera  a).  Il
presente comma si applica anche ai  soggetti  che  si  avvalgono  del
regime forfetario di cui all'art. 86».
    La predisposizione del bilancio d'esercizio  degli  enti  di  cui
all'art. 13, comma 1 del decreto legislativo n. 117/2017 e'  conforme
alle clausole generali, ai principi generali di bilancio e ai criteri
di valutazione di cui, rispettivamente, agli articoli 2423 e 2423-bis
e 2426 del codice civile e ai principi contabili nazionali, in quanto
compatibili con l'assenza dello scopo di lucro  e  con  le  finalita'
civiche, solidaristiche e di utilita' sociale degli  enti  del  Terzo
settore. L'ente da' atto nella relazione di missione dei  principi  e
criteri di redazione adottati. La redazione del rendiconto per  cassa
e' ispirata ai principi e ai  criteri  sopra  richiamati,  in  quanto
applicabili.
    Gli schemi di cui al presente documento devono essere considerati
come schemi «fissi».  Gli  enti  destinatari  degli  schemi  possono,
tuttavia, ulteriormente suddividere le voci precedute da numeri arabi
o  da  lettere  minuscole  dell'alfabeto,  senza  eliminare  la  voce
complessiva e l'importo corrispondente, quando  questo  favorisce  la
chiarezza del bilancio. Possono, altresi', raggruppare le citate voci
quando il raggruppamento e' irrilevante o quando  esso  favorisce  la
chiarezza del bilancio. In questo contesto, gli enti  che  presentano
voci precedute da numeri arabi o voci precedute da lettere  minuscole
con importi nulli per  due  esercizi  consecutivi  possono  eliminare
dette voci. Possono, in ultimo, aggiungere, laddove questo  favorisce
la chiarezza del bilancio,  voci  precedute  da  numeri  arabi  o  da
lettere   minuscole   dell'alfabeto.   Eventuali   raggruppamenti   o
eliminazioni delle voci  di  bilancio  devono  risultare  esplicitati
nella relazione di missione, al punto 3.
    Il soggetto incaricato, in conformita' all'art.  31  del  decreto
legislativo n. 117/2017 e successive modificazioni  ed  integrazioni,
della revisione legale dei conti esprime con apposita  relazione,  ai
sensi dell'art. 14 del decreto legislativo n.  39/2010,  un  giudizio
sul bilancio composto da stato patrimoniale, rendiconto gestionale  e
parte della relazione di missione che illustra le poste di  bilancio.
La relazione del revisore legale ex art. 14 del  decreto  legislativo
n. 39/2010 comprende anche il giudizio di coerenza con  il  bilancio,
ai sensi della lettera e), comma 2, della parte  della  relazione  di
missione che illustra l'andamento economico e finanziario dell'ente e
le modalita' di perseguimento delle finalita' statutarie, nonche'  il
giudizio di conformita'  della  medesima  parte  della  relazione  di
missione con le norme  di  legge  e  la  dichiarazione  sugli  errori
significativi anch'essa prevista dalla lettera e), comma 2,  art.  14
del decreto legislativo n. 39/2010.
    Ai fini  di  una  piu'  agevole  lettura  della  modulistica,  il
presente  documento  contiene  nella  parte   finale   un   glossario
esplicativo delle poste del bilancio.
 
                                                               MOD. A
 
                         STATO PATRIMONIALE
 
    Lo stato patrimoniale  deve  essere  redatto  in  conformita'  al
seguente schema.
    Attivo:
      A) quote associative o apporti ancora dovuti;
      B) immobilizzazioni:
      I - immobilizzazioni immateriali:
        1) costi di impianto e di ampliamento;
        2) costi di sviluppo;
        3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione
delle opere dell'ingegno;
        4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili;
        5) avviamento;
        6) immobilizzazioni in corso e acconti;
        7) altre.
      Totale.
      II - immobilizzazioni materiali:
        1) terreni e fabbricati;
        2) impianti e macchinari;
        3) attrezzature;
        4) altri beni;
        5) immobilizzazioni in corso e acconti;
      Totale.
      III - immobilizzazioni finanziarie,  con  separata  indicazione
aggiuntiva, per ciascuna voce dei crediti,  degli  importi  esigibili
entro l'esercizio successivo:
        1) partecipazioni in:
          a) imprese controllate;
          b) imprese collegate;
          c) altre imprese;
        2) crediti:
          a) verso imprese controllate;
          b) verso imprese collegate;
          c) verso altri enti del Terzo settore;
          d) verso altri;
          3) altri titoli;
      Totale.
      Totale immobilizzazioni.
      C) attivo circolante:
      I - rimanenze:
        1) materie prime, sussidiarie e di consumo;
        2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati;
        3) lavori in corso su ordinazione;
        4) prodotti finiti e merci;
        5) acconti.
      Totale.
      II - crediti, con separata indicazione aggiuntiva, per ciascuna
voce, degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo:
        1) verso utenti e clienti;
        2) verso associati e fondatori;
        3) verso enti pubblici;
        4) verso soggetti privati per contributi;
        5) verso enti della stessa rete associativa;
        6) verso altri enti del Terzo settore;
        7) verso imprese controllate;
        8) verso imprese collegate;
        9) crediti tributari;
        10) da 5 per mille;
        11) imposte anticipate;
        12) verso altri.
      Totale.
      III   -   attivita'   finanziarie   che    non    costituiscono
immobilizzazioni:
        1) partecipazioni in imprese controllate;
        2) partecipazioni in imprese collegate;
        3) altri titoli;
      Totale.
      IV - disponibilita' liquide:
        1) depositi bancari e postali;
        2) assegni;
        3) danaro e valori in cassa;
      Totale.
      Totale attivo circolante.
      D) ratei e risconti attivi.
    Passivo:
      A) patrimonio netto:
      I - fondo di dotazione dell'ente;
      II - patrimonio vincolato:
        1) riserve statutarie;
        2)   riserve   vincolate   per   decisione    degli    organi
istituzionali;
        3) riserve vincolate destinate da terzi;
      III - patrimonio libero:
        1) riserve di utili o avanzi di gestione;
        2) altre riserve;
      IV - avanzo/disavanzo d'esercizio.
      Totale.
      B) fondi per rischi e oneri:
        1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili;
        2) per imposte, anche differite;
        3) altri.
      Totale.
      C) trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato;
      D) debiti, con separata indicazione  aggiuntiva,  per  ciascuna
voce, degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo:
        1) debiti verso banche;
        2) debiti verso altri finanziatori;
        3) debiti verso associati e fondatori per finanziamenti;
        4) debiti verso enti della stessa rete associativa;
        5) debiti per erogazioni liberali condizionate;
        6) acconti;
        7) debiti verso fornitori;
        8) debiti verso imprese controllate e collegate;
        9) debiti tributari;
        10) debiti  verso  istituti  di  previdenza  e  di  sicurezza
sociale;
        11) debiti verso dipendenti e collaboratori;
        12) altri debiti;
      Totale.
      E) ratei e risconti passivi.
 
MOD. B
 
                        RENDICONTO GESTIONALE
 
Il rendiconto  gestionale  deve  essere  redatto  in  conformita'  al
seguente schema
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
                                _____
 
                                                               MOD. C
 
                        RELAZIONE DI MISSIONE
 
    La relazione di missione deve indicare, oltre a quanto  stabilito
da altre disposizioni e se rilevanti:
      1) le informazioni generali sull'ente, la missione perseguita e
le attivita' di interesse generale di cui all'art. 5 richiamate nello
statuto, l'indicazione della sezione del Registro unico nazionale del
Terzo settore  in  cui  l'ente  e'  iscritto  e  del  regime  fiscale
applicato, nonche' le sedi e le attivita' svolte;
      2) i dati sugli associati o sui  fondatori  e  sulle  attivita'
svolte nei loro confronti; informazioni  sulla  partecipazione  degli
associati alla vita dell'ente;
      3)  i  criteri  applicati  nella  valutazione  delle  voci  del
bilancio, nelle rettifiche di valore e nella conversione  dei  valori
non espressi all'origine in moneta avente corso legale  nello  Stato;
eventuali  accorpamenti  ed  eliminazioni  delle  voci  di   bilancio
rispetto al modello ministeriale;
      4)  i  movimenti  delle  immobilizzazioni,   specificando   per
ciascuna voce: il costo; eventuali contributi ricevuti; le precedenti
rivalutazioni, ammortamenti  e  svalutazioni;  le  acquisizioni,  gli
spostamenti  da  una  ad  altra   voce,   le   alienazioni   avvenuti
nell'esercizio; le rivalutazioni, gli ammortamenti e le  svalutazioni
effettuati nell'esercizio; il totale delle rivalutazioni  riguardanti
le immobilizzazioni esistenti alla chiusura dell'esercizio;
      5)  la  composizione  delle  voci  «costi  di  impianto  e   di
ampliamento»  e  «costi  di  sviluppo»,  nonche'  le  ragioni   della
iscrizione ed i rispettivi criteri di ammortamento;
      6) distintamente per ciascuna voce, l'ammontare dei  crediti  e
dei debiti di durata residua superiore a cinque anni,  e  dei  debiti
assistiti  da  garanzie  reali  su  beni   sociali,   con   specifica
indicazione della natura delle garanzie;
      7) la composizione delle  voci  «ratei  e  risconti  attivi»  e
«ratei e risconti passivi» e della voce  «altri  fondi»  dello  stato
patrimoniale;
      8) le movimentazioni delle  voci  di  patrimonio  netto  devono
essere  analiticamente  indicate,  con  specificazione  in   appositi
prospetti della loro  origine,  possibilita'  di  utilizzazione,  con
indicazione della natura e della  durata  dei  vincoli  eventualmente
posti, nonche'  della  loro  avvenuta  utilizzazione  nei  precedenti
esercizi;
      9) una indicazione degli impegni di spesa o  di  reinvestimento
di fondi o contributi ricevuti con finalita' specifiche;
      10)  una  descrizione  dei  debiti  per   erogazioni   liberali
condizionate;
      11)  un'analisi  delle  principali  componenti  del  rendiconto
gestionale, organizzate per categoria, con  indicazione  dei  singoli
elementi di ricavo o di costo di entita' o incidenza eccezionali;
      12) una descrizione  della  natura  delle  erogazioni  liberali
ricevute;
      13) il numero medio dei dipendenti,  ripartito  per  categoria,
nonche' il numero dei volontari iscritti nel registro  dei  volontari
di cui all'art. 17, comma 1, che svolgono la loro attivita'  in  modo
non occasionale;
      14) l'importo  dei  compensi  spettanti  all'organo  esecutivo,
all'organo  di  controllo,  nonche'  al  soggetto  incaricato   della
revisione   legale.   Gli    importi    possono    essere    indicati
complessivamente  con  riferimento  alle  singole   categorie   sopra
indicate;
      15) un prospetto identificativo degli elementi  patrimoniali  e
finanziari  e  delle  componenti  economiche  inerenti  i   patrimoni
destinati ad uno specifico affare di  cui  all'art.  10  del  decreto
legislativo n. 117/2017 e successive modificazioni ed integrazioni;
      16) le operazioni realizzate con  parti  correlate,  precisando
l'importo,  la  natura  del  rapporto  e  ogni   altra   informazione
necessaria  per  la  comprensione  del  bilancio  relativa   a   tali
operazioni, qualora le stesse non  siano  state  concluse  a  normali
condizioni  di  mercato.  Le  informazioni  relative   alle   singole
operazioni possono essere aggregate secondo  la  loro  natura,  salvo
quando la loro separata evidenziazione sia necessaria per comprendere
gli effetti delle operazioni medesime sulla situazione patrimoniale e
finanziaria e sul risultato economico dell'ente;
      17) la proposta di destinazione  dell'avanzo,  con  indicazione
degli eventuali vincoli attribuiti all'utilizzo parziale o  integrale
dello stesso, o di copertura del disavanzo;
      18) l'illustrazione della situazione dell'ente e dell'andamento
della gestione. L'analisi e' coerente con l'entita' e la complessita'
dell'attivita' svolta e puo' contenere, nella misura necessaria  alla
comprensione  della  situazione  dell'ente  e  dell'andamento  e  del
risultato della sua gestione, indicatori finanziari e non finanziari,
nonche' una descrizione dei principali rischi e incertezze. L'analisi
contiene, ove necessario per la comprensione dell'attivita', un esame
dei rapporti sinergici con altri enti e con la  rete  associativa  di
cui l'organizzazione fa parte;
      19) l'evoluzione prevedibile della gestione e le previsioni  di
mantenimento degli equilibri economici e finanziari;
      20)  l'indicazione  delle  modalita'  di  perseguimento   delle
finalita' statutarie, con specifico  riferimento  alle  attivita'  di
interesse generale;
      21) informazioni e riferimenti in ordine al contributo  che  le
attivita'  diverse  forniscono  al   perseguimento   della   missione
dell'ente e l'indicazione  del  carattere  secondario  e  strumentale
delle stesse;
      22)  un  prospetto  illustrativo  dei  costi  e  dei   proventi
figurativi, se riportati in calce al rendiconto gestionale, da cui si
evincano:
        i costi figurativi relativi all'impiego di volontari iscritti
nel registro di cui all'art. 17, comma 1 del  decreto  legislativo  2
agosto 2017, n. 117 e successive modificazioni ed integrazioni;
        le erogazioni gratuite di denaro e le cessioni  o  erogazioni
gratuite di beni o servizi, per il loro valore normale;
        la differenza tra  il  valore  normale  dei  beni  o  servizi
acquistati ai fini dello svolgimento dell'attivita' statutaria  e  il
loro costo effettivo di acquisto;
accompagnato  da  una  descrizione  dei  criteri  utilizzati  per  la
valorizzazione degli elementi di cui agli alinea precedenti;
      23) la differenza retributiva tra  lavoratori  dipendenti,  per
finalita' di verifica del rispetto del rapporto uno a  otto,  di  cui
all'art.  16  del  decreto  legislativo  n.  117/2017  e   successive
modificazioni  ed  integrazioni,  da  calcolarsi  sulla  base   della
retribuzione annua lorda, ove tale informativa  non  sia  gia'  stata
resa o debba essere inserita nel bilancio sociale dell'ente;
      24)  una   descrizione   dell'attivita'   di   raccolta   fondi
rendicontata nella Sezione C del rendiconto  gestionale,  nonche'  il
rendiconto specifico previsto dall'art. 87, comma 6 dal quale  devono
risultare, anche a mezzo  di  una  relazione  illustrativa,  in  modo
chiaro e trasparente, le entrate e le spese relative a ciascuna delle
celebrazioni, ricorrenze o campagne di  sensibilizzazione  effettuate
occasionalmente di cui all'art. 79, comma 4, lettera a)  del  decreto
legislativo n. 117/2017 e successive modificazioni ed integrazioni.
    L'ente puo' riportare ulteriori informazioni  rispetto  a  quelle
specificamente previste, quando queste siano ritenute  rilevanti  per
fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione  e
delle prospettive gestionali.
 
MOD. D
 
                        RENDICONTO PER CASSA
 
Il rendiconto  per  cassa  deve  essere  redatto  in  conformita'  al
seguente schema
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
                 GLOSSARIO SULLE POSTE DEL BILANCIO
 
Stato patrimoniale
    Quote associative o apporti ancora dovuti - importi esigibili  da
parte dell'ente nei confronti di associati o fondatori  a  fronte  di
quote associative o apporti dei soci fondatori.
    Avviamento  -  attitudine  dell'azienda  eventualmente  acquisita
dall'ente a produrre utili che derivino o da fattori  specifici  che,
pur  concorrendo  positivamente  alla  produzione  del   reddito   ed
essendosi formati nel tempo in modo  oneroso,  non  hanno  un  valore
autonomo, ovvero da incrementi di valore che il  complesso  dei  beni
aziendali acquisisce rispetto alla somma dei valori dei singoli beni,
in virtu' dell'organizzazione delle risorse in un sistema efficiente.
    Crediti - diritti ad  esigere,  ad  una  scadenza  individuata  o
individuabile, ammontari  fissi  o  determinabili  di  disponibilita'
liquide, o di beni/servizi aventi un valore equivalente, da clienti o
da altri soggetti.
    Crediti (immobilizzazioni finanziarie) - crediti derivanti  dalle
attivita' di finanziamento e similari, indipendentemente dalla durata
degli stessi.
    Crediti da 5 per  mille  -  importo  assegnato  a  seguito  della
pubblicazione dell'elenco finale dei  beneficiari,  delle  preferenze
espresse e del valore  del  contributo  del  5  per  mille  assegnati
secondo quanto riportato nel sito dell'Agenzia delle entrate.
    Crediti (attivo circolante) - crediti derivanti dallo svolgimento
dell'attivita' non finanziaria, indipendentemente dalla durata  degli
stessi.
    Fondo di dotazione dell'ente - fondo  di  cui  l'ente  del  Terzo
settore puo' disporre al momento della sua costituzione.
    Patrimonio vincolato - patrimonio derivante da riserve statutarie
vincolate nonche' da  riserve  vincolate  per  scelte  operate  dagli
Organi istituzionali o da terzi donatori.
    Patrimonio  libero  -   patrimonio   costituito   dal   risultato
gestionale degli esercizi precedenti nonche'  da  riserve  libere  di
altro genere.
    Avanzo/disavanzo d'esercizio - eccedenza dei  proventi  e  ricavi
rispetto agli oneri e costi dell'esercizio contabilizzati  come  tali
secondo il principio della competenza economica.
    Debiti - passivita' di natura determinata ed esistenza certa, che
rappresentano obbligazioni a pagare ammontari fissi  o  determinabili
di  disponibilita'  liquide,  o  di  beni/servizi  aventi  un  valore
equivalente, di solito ad una data stabilita. Tali obbligazioni  sono
nei confronti di finanziatori, fornitori e altri soggetti.
    Debiti per erogazioni liberali condizionate - debiti contratti  a
fronte di erogazioni liberali che  possono  essere  considerate  come
acquisite  in  via  definitiva  dall'ente  al   verificarsi   di   un
predeterminato  fatto  o  al   soddisfacimento   di   una   specifica
situazione. Ai fini dell'iscrizione del debito nella voce in oggetto,
occorre che al non verificarsi della suddetta condizione sia prevista
la restituzione dell'attivita' donata.
    Annotazione  prevista  dall'art.  13,   comma   6   del   decreto
legislativo n. 117/2017 e successive modificazioni ed integrazioni.
    L'ente deve documentare il  carattere  secondario  e  strumentale
delle attivita' di cui all'art. 6 del decreto legislativo n. 117/2017
e successive modificazioni ed integrazioni.
    Rendiconto previsto dall'art. 48, comma 3 del decreto legislativo
n. 117/2017 e successive modificazioni ed integrazioni.
    L'ente deve inserire un rendiconto specifico,  dal  quale  devono
risultare, anche a mezzo  di  una  relazione  illustrativa,  in  modo
chiaro e trasparente, anche le entrate e le spese relative a ciascuna
delle  celebrazioni,  ricorrenze  o  campagne  di   sensibilizzazione
effettuate occasionalmente di cui all'art. 79, comma  4,  lettera  a)
del decreto legislativo n. 117/2017  e  successive  modificazioni  ed
integrazioni, ai sensi dell'art. 87, comma 6 dello stesso.
    Altri debiti - debiti che non rientrano  nelle  precedenti  voci.
Accolgono anche i debiti verso volontari per  rimborsi  spese,  verso
dipendenti e collaboratori per prestazioni lavorative.
Rendiconto gestionale
    Costi  e  oneri/ricavi,  rendite  e  proventi  da  attivita'   di
interesse  generale  -  componenti   negativi/positivi   di   reddito
derivanti dallo svolgimento delle attivita' di interesse generale  di
cui all'art. 5 del decreto  legislativo  2  agosto  2017,  n.  117  e
successive modificazioni ed integrazioni, indipendentemente dal fatto
che queste  siano  state  svolte  con  modalita'  non  commerciali  o
commerciali.
    Proventi da contratti con enti pubblici - proventi  derivanti  da
accordi con enti di natura pubblica aventi carattere  sinallagmatico,
in cui sia previsto un corrispettivo a fronte di un servizio  reso/di
un bene fornito.
    Contributi da enti pubblici  -  proventi  derivanti  da  accordi,
quali  le  convenzioni,  non  caratterizzate  da   un   rapporto   di
sinallagmaticita'.
    Proventi del 5 per mille - proventi derivanti dall'assegnazione a
seguito della pubblicazione dell'elenco finale dei beneficiari, delle
preferenze espresse e del valore  del  contributo  del  5  per  mille
secondo quanto riportato nel sito dell'Agenzia delle entrate.
    Erogazioni liberali -  atti  che  si  contraddistinguono  per  la
coesistenza di entrambi i seguenti presupposti:
      a)  l'arricchimento   del   beneficiario   con   corrispondente
riduzione di ricchezza da parte di chi compie l'atto;
      b) lo spirito di liberalita' (inteso come atto  di  generosita'
effettuato in mancanza di qualunque forma di costrizione).
    Erogazioni liberali vincolate  -  liberalita'  assoggettate,  per
volonta'  del  donatore,  di   un   terzo   esterno   o   dell'Organo
amministrativo dell'ente, ad una serie di restrizioni e/o di  vincoli
che ne delimitano l'utilizzo, in modo temporaneo o permanente.
    Erogazioni  liberali  condizionate  -  liberalita'   aventi   una
condizione imposta dal donatore in cui e' indicato un evento futuro e
incerto la cui manifestazione conferisce al promittente il diritto di
riprendere possesso  delle  risorse  trasferite  o  lo  libera  dagli
obblighi derivanti dalla promessa.
    Costi e oneri/ricavi, rendite e proventi da attivita'  diverse  -
componenti negativi/positivi di reddito derivanti  dallo  svolgimento
delle attivita' diverse di cui all'art. 6 del decreto  legislativo  2
agosto 2017, n.  117  e  successive  modificazioni  ed  integrazioni,
indipendentemente  dal  fatto  che  queste  siano  state  svolte  con
modalita' non commerciali o commerciali.
    Costi e oneri/ricavi, rendite e proventi da attivita' di raccolta
fondi -  componenti  negativi/positivi  di  reddito  derivanti  dallo
svolgimento delle attivita'  di  raccolta  fondi  occasionali  e  non
occasionali di cui all'art. 7 del decreto legislativo 2 agosto  2017,
n. 117 e successive modificazioni ed integrazioni.
    Costi e oneri/ricavi, rendite e proventi da attivita' finanziarie
e patrimoniali - componenti negativi/positivi di reddito derivanti da
operazioni  aventi  natura  di  raccolta  finanziaria/generazione  di
profitti  di  natura   finanziaria   e   di   matrice   patrimoniale,
primariamente connessa  alla  gestione  del  patrimonio  immobiliare,
laddove tale attivita' non sia attivita'  di  interesse  generale  ai
sensi dell'art. 5 del decreto legislativo 2 agosto  2017,  n.  117  e
successive modificazioni ed integrazioni. Laddove si tratti invece di
attivita'  di  interesse  generale,  i  componenti  di  reddito  sono
imputabili nell'area A del rendiconto gestionale.
Relazione di missione
    Parti correlate - Per parti correlate si intende:
      a) ogni persona o ente in  grado  di  esercitare  il  controllo
sull'ente. Il controllo si  considera  esercitato  dal  soggetto  che
detiene il potere  di  nominare  o  rimuovere  la  maggioranza  degli
amministratori o il cui consenso e'  necessario  agli  amministratori
per assumere decisioni;
      b) ogni amministratore dell'ente;
      c) ogni societa' o ente che sia controllato dall'ente (ed  ogni
amministratore di tale societa' o ente). Per la nozione di  controllo
delle societa' si rinvia a quanto stabilito dall'art. 2359 del codice
civile, mentre per la nozione di controllo di un  ente  si  rinvia  a
quanto detto al punto precedente;
      d)   ogni   dipendente   o   volontario   con   responsabilita'
strategiche;
      e) ogni persona che e' legata ad una persona la quale e'  parte
correlata all'ente.
    Costi e proventi figurativi - I costi  e  i  proventi  figurativi
sono quei componenti economici di competenza dell'esercizio  che  non
rilevano ai fini della  tenuta  della  contabilita',  pur  originando
egualmente dalla gestione dell'ente.
    Un esempio di costi figurativi e' dato dall'impiego di  volontari
iscritti nel registro di  cui  all'art.  17,  comma  1,  del  decreto
legislativo n. 117 del  2017,  calcolati  attraverso  l'applicazione,
alle ore di attivita' di volontariato effettivamente prestate,  della
retribuzione oraria lorda prevista per  la  corrispondente  qualifica
dai contratti collettivi di cui all'art. 51 del  decreto  legislativo
15 giugno 2015, n. 81, cosi' come un esempio di  proventi  figurativi
e' riferibile alla traduzione in termini economici dell'apporto che i
volontari  forniscono  attraverso  lo   svolgimento   della   propria
attivita' personale, spontanea e gratuita.

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