Le gare del Gas su base d’Ambito.
Un’opportunità per gli Enti Locali.
Premessa
Con la pubblicazione del decreto n. 226/2011 (Regolamento criteri di gara), sulla Gazzetta ufficiale n. 22 del 27 gennaio 2012, si chiude il “pacchetto normativo”, in materia di regolazione dell’affidamento delle concessioni di distribuzione del gas naturale, previsto in attuazione dell’art. 46 bis, D.L. 159/2007. e s.m.i.
Prende corpo quindi la riforma del settore della distribuzione del gas naturale, che prevede l’assegnazione delle concessioni mediante gara unica in ciascuno dei 177 Ambiti Territoriali Minimi (Atem), secondo i criteri identificati dal sopra citato regolamento.
In attuazione dell’art. 46 bis sono dunque stati emanati i seguenti provvedimenti, volti a definire le nuove regole di questo settore:
· D.M. 19 gennaio 2011 che ha determinato i 177 Atem Nazionali della distribuzione del gas naturale per macro area (GU n. 74 del 31.3.2011);
· D.M. 21 aprile 2011 sulla tutela occupazionale degli addetti, direttamente o indirettamente, alla gestione degli impianti oggetto di gara, dal momento di subentro del nuovo gestore (GU n. 102 del 4.05.2011);
· D.M. 18 ottobre 2011 contenente l’elenco dei Comuni appartenenti a ciascun Atem (GU n. 252 del 28.10.2011);
· D.M. 12 novembre 2011 n. 226 recante il Regolamento sui criteri di gara e la valutazione delle offerte per l’affidamento del servizio (GU n. 22 del 27.01.2012).
Il momento può dunque dirsi maturo per comprendere quali passi dovranno compiere le Amministrazioni Comunali per fare fronte agli obblighi loro imposti dalla legge.
Prima di analizzare nel dettaglio le attività poste dalla legge in capo alle Amministrazioni comunali italiane, occorre premettere che la norma pone le attività propedeutiche alla gara in capo ai singoli Comuni, mentre dispone espressamente che le attività relative alla gara vera e propria debbano essere realizzate dalla stazione appaltante/Comune capofila.
Giova tuttavia sottolineare che nulla vieta che la stazione appaltante si faccia carico di coordinare i singoli Comuni nel difficile compito della valutazione degli impianti,centralizzando anche tali attività .
Anzi, questa seconda ipotesi presenta l’indubbio vantaggio di omogeneizzare le valutazioni di tutti gli impianti facenti parte dell’Atem, connotando i valori messi in gara di ineluttabile oggettività.
Passiamo ora ad esaminare brevemente le attività di cui si dovranno fare carico gli Enti locali.
I. I compiti dei singoli Comuni
Il sistema disegnato dal legislatore prevede che i singoli Comuni, predispongano le attività propedeutiche all’indizione della gara, rimettendo invece alla stazione appaltante/Comune capofila il compito di bandire la procedura ad evidenza pubblica.
Le attività di cui si dovranno fare carico gli Enti locali individualmente possono essere così distinte:
· stima del valore degli impianti serventi il proprio territorio;
· riscatto delle reti dal gestore uscente;
· raccolta e consegna alla stazione appaltante di tutta la documentazione necessaria alla predisposizione degli atti di gara;
· individuazione degli interventi di ampliamento/ammodernamento della propria rete che costituiranno il contenuto della gara;
· identificazione della stazione appaltante.
Queste attività, come sopra accennato, possono essere svolte anche dal Comune capofila/stazione appaltante su delega dei singoli Comuni facenti parte del proprio Atem.
II. I compiti del Comune capofila/stazione appaltante
La stazione appaltante avrà il compito di predisporre tutti gli atti necessari all’individuazione del nuovo gestore, in particolare:
· redazione del bando di gara, del disciplinare di gara, dello schema di contratto di servizio e dei relativi documenti allegati;
· collazione dei documenti tecnici necessari per l’espletamento della gara;
· stipulazione del contratto di servizio con l’aggiudicatario della procedura ad evidenza pubblica;
· passaggio della rete dal gestore uscente al gestore entrante;
· controllo sullo svolgimento del servizio del gestore aggiudicatario.
III. La tempistica
· L’art. 2 del D.M. 226/2011 prevede che sia il Comune capoluogo di Provincia (laddove presente) o la Provincia a convocare i Comune facenti parte del proprio ambito, secondo la tempistica - scaglionata di 6 mesi in 6 mesi, decorrenti dall’11 febbraio 2012 – indicata nell’Allegato 1 al citato Decreto per dare così avvio all’indizione della gara d’ambito.
La norma ha poi previsto un intervento suppletivo della Regione in tre distinte ipotesi:
- negli Atem senza il Comune capoluogo laddove non si sia provveduto a nominare una stazione appaltante trascorsi 7 mesi dalla data di prima convocazione indicata dall’Allegato 1;
- negli Atem in cui sia presente il Comune capoluogo, nel caso in cui quest’ultimo non abbia provveduto a pubblicare gli atti di gara trascorsi 15 mesi dalla data di prima convocazione;
- negli Atem senza il Comune capoluogo, nell’ipotesi in cui la stazione appaltante non abbia provveduto a pubblicare gli atti di gara trascorsi 18 mesi dalla data di prima convocazione.
IV. I primi Atem a dover dare avvio alle procedure di gara
6 mesi dall'entrata in vigore del D.M. 226/2011 |
12 mesi dall'entrata in vigore del D.M. 226/2011 |
Alessandria 1 - Nord |
Alessandria 4 - Sud - Est |
Alessandria 2 - Centro |
Ascoli Piceno |
Alessandria 3 - Sud - Ovest |
Biella |
Belluno |
Bologna 2 - Provincia |
Bologna 1 - Città e Impianto di Bologna |
Como 1- Triangolo Lariano e Brianza Comasca |
Brescia 1 - Nord - Ovest |
Como 3 - Impianto di Cernobbio e Nord - Sondrio |
Lecco 1 - Nord |
Cremona 2 - Centro |
Livorno |
Gorizia |
Lodi 1 - Nord |
L'Aquila 3 - Est |
Macerata 2 - Nord - Est |
Lodi 2 - Sud |
Massa - Carrara |
Milano 3 - Provincia Sud |
Milano 1 - Città e Impianto di Milano |
Milano 4 - Provincia Nord - Est |
Monza e Brianza 1 - Est |
Modena 2 - Sud |
Padova 2 - Euganei e Ovest |
Padova 1 - Città di Padova e Nord |
Parma |
Pavia 3 - Campagna Sottana e Lomellina Est |
Pavia 1 - Lomellina Ovest |
Prato |
Pavia 4 - Oltrepò Pavese |
Siena |
Perugia 2 - Sud e Est |
Torino 3 - Sud - Ovest |
Pesaro e Urbino |
Torino 5 - Nord - Est |
Reggio nell'Emilia |
Trieste |
Roma 1 - Città e Impianto di Roma |
Udine 1 - Nord |
Torino 1 - Città di Torino |
Verona 2 - Pianure Veronesi |
Torino 2 - Impianto di Torino |
Vicenza 1 - Città di Vicenza e Sud - Est |
Trento 2 - Nord e Est |
Vicenza 2 - Nord - Est |
Trento 3 - Sud - Ovest |
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