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Campane a morto per le (ex) municipalizzate
di Giosuè Nicoletti 20 settembre 2010
Materia: servizi pubblici / disciplina

Ogni tanto rintoccano. Questa volta la campana a morto l’ha suonata l’autorevole quotidiano IL SOLE24ORE ad opera del noto giornalista Fabio Tamburini sabato 11 settembre. In verità per ora si tratta solamente di condanna a morte ( non ancora eseguita) contenuta – secondo l’Autore – nel Regolamento applicativo dell’articolo 23 bis firmato dal Capo dello Stato, ma non ancora pubblicato, che sempre secondo l’articolo in questione “aprirà la strada alla prima vera liberalizzazione del settore…. Una svolta in arrivo: la fine del cosiddetto socialismo municipale. Perfino negli anni delle privatizzazioni a oltranza le roccaforti delle municipalizzate hanno resistito al meglio. Annidate nei santuari dei mille campanili sono riuscite a minimizzare i danni evitando di fare la fine delle partecipazioni statali”.

Ma ahimè, dice sempre il giornalista, non è detta l’ultima parola sulla loro fine essendo pronta una “linea Maginot” a difesa dei “tesoretti” rappresentati dalle municipalizzate. Si tratta di un grande Fondo dell’ANCI per l’acquisto delle quote che dovranno essere cedute per rispetto delle nuove norme. Potrebbe anche intervenire il grande Fondo per le infrastutture F2i. che dispone di circa duemila milardi di €.

Una cosa comunque apparirebbe certa: le partecipazioni saranno cedute e quindi le ex municipalizzate spariranno con grande soddisfazione dei “liberalizzatori” (si veda il sito dell’Istituto Bruno Leoni”) che sostengono che solo la concorrenza può portare alla stabilizzazione od alla diminuzione delle tariffe e al contempo ad un miglioramento della qualità del servizio. In realtà, almeno nel settore idrico, l’ingresso del privati ha portato ad un aumento delle tariffe ed al degrado del servizio scatenando la reazione forse esagerata del “Movimento per ‘acqua’ D’altronde anche il Comune di Parigi ha “ri-municipalizzato il servizio idrico a seguito della disatrosa gestione delle società private.

Purtroppo per l’autorevole giornalista che confonde “liberalizzazione” (più operatori nella stessa area territoriale) con privatizzazione ( presenza di controllo del capitale privato), la morte delle ex municipalizzate non è imminente. Le gare per l’ingresso del socio privato nelle attuali società “in house” saranno avviate il prossimo anno con decorrenza delle gestioni societarie “miste” dal 1 gennaio 2012. E queste saranno ancora a partecipazione maggioritaria pubblica anche se il privato avrà compiti operativi.

Comunque la mia non più giovane età anagrafica e professionale mi consente di ricordare l’insegnamento del grande Giurista Massimo Severo Giannini che ha paragonato le municipalizzate al grano che la natura provvida consente di crescere in tutti i climi. Così le municipalizzate sono nate e cresciute in regimi liberistici ed in quelli pianificatori e quindi non spariranno rapidamente anche se,forse, sarebbe ora preferibile togliere la “ex”e tornare alle vere “municipalizzate”.

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