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Sicilia. Raffica di adempimenti per ATO rifiuti e per SRR
di Massimo Greco 9 dicembre 2016
Materia: ambiente / rifiuti

Sicilia. Raffica di adempimenti per ATO rifiuti e per SRR

di Massimo Greco

 

               Il governo delle società d’ambito per la gestione integrata dei rifiuti in Sicilia, travagliato dai noti fatti ed oggetto delle più recenti audizioni della competente Commissione Parlamentare, dovrà fare i conti anche con la sopravvenuta legislazione in materia di società a partecipazione pubblica introdotta con il d.lgs n. 175/2016, con particolare riferimento all’ipotesi, prima prevista solo dal diritto vivente, di accesso alle procedure concorsuali. Rispetto a tale prospettiva, sia le liquidande società d’ambito che le costituende società di regolamentazione dei rifiuti (SRR), dovranno predisporre specifici programmi  di  valutazione  del  rischio  di  crisi  aziendale, informandone l’assemblea dei Sindaci soci nell'ambito della relazione sul  governo  societario annualmente predisposta a  chiusura  dell'esercizio sociale.

 

               Tali società, dovranno quindi valutare l'opportunità d’integrare gli strumenti  di governo societario, a) con l’attivazione di un ufficio di controllo interno strutturato secondo  criteri  di adeguatezza rispetto alla dimensione e alla complessità dell'impresa sociale, che collabora con l'organo di  controllo   statutario, riscontrando tempestivamente le richieste da questo provenienti, e trasmettendone periodicamente all'organo di controllo statutario apposite relazioni sulla regolarità e l'efficienza della gestione; b) con l’adozione di codici di condotta propri, o  adesione  a  codici  di  condotta collettivi  aventi  ad oggetto  la disciplina dei comportamenti imprenditoriali nei confronti di consumatori, utenti, dipendenti  e collaboratori, nonché altri portatori di legittimi interessi coinvolti nell'attività delle medesime società; c) con l’adozione di programmi di responsabilità sociale d'impresa, in  conformità alle raccomandazioni della Commissione dell'Unione europea.

 

               Al fine di tutelare gli interessi pubblici alla cui cura sono congiuntamente preposti i Comuni soci nonchè i creditori interessati dall’eventuale promozione di una procedura concorsuale, le società pubbliche in questione, che risultano già costituite alla data di entrata in vigore del Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica, dovranno adeguare i propri statuti alle su indicate disposizioni entro il prossimo 31 dicembre 2016.

 

               Il rispetto di tali adempimenti sarà valutato anche dai cittadini nel conteso della nuova funzione sociale ad essi riservata dalla più recente normativa. Le società a controllo pubblico sono infatti tenute ad assicurare il massimo livello di  trasparenza  sull'uso  delle  proprie  risorse  e  sui  risultati ottenuti, secondo le previsioni  del  d.lgs. n. 33/2013.

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