Sanzione per omessa adozione Piano triennale di prevenzione della corruzione
L’omessa adozione delPiano triennale di prevenzione della corruzioneha comportato per alcuni membri delCda dell’Azienda territoriale per l’Ediliziadi un importante Comune laziale un procedimento sanzionatorio da parte diAnac.
L’Autoritàha irrogato unasanzione pecuniariacomplessiva pari a5000 euro agli amministratori e responsabili dell’ente, sanzione che dovrà esseresaldata personalmentedagli stessi amministratori.
L’indagine di verifica diAnacha portato ad accertare lamancata pubblicazione annuale del Piano sul sito istituzionale, violando così l’obbligo di adozione, con relative inadempienze nella sezioneAmministrazione Trasparente.
Il Piano triennale è stato approvato dal Cda dell’ente solo in data successiva all’avvio da parte di Anac del procedimento sanzionatorio, conun anno di ritardorispetto alle scadenze di legge.
La delibera Anac
Nelladelibera di sanzione, la numero124 del 16 marzo 2022, l’Autorità rileva come il Consiglio d’amministrazione subentrato lo scorso anno abbia “una responsabilità per culpa in vigilando, avendo omesso di verificare la realizzazione degli adempimenti che la legge assegna”.
“L’organo di indirizzo politico – sottolineaAnac– non può esimersi dalle proprie responsabilità, in quanto la legge gli riconosce l’obbligo di controllo generalizzatoaffinché le disposizioni normative e regolamentari siano attuate”.
“Si evidenzia che il Piano - aggiunge la delibera - è un atto programmatorio, non costituisce un insieme astratto di previsioni e misure, trattandosi quindi di uno strumento dinamico che si evolve insieme alla struttura amministrativa cui pertiene, e in relazione al progredire della strategia di prevenzione, il ritardo nell’adozione non appare scusabile. A sottolineare la responsabilità, valga la considerazione che essendo il Piano di natura programmatica, perde la sua finalità se viene redatto quando il periodo di riferimento è già concluso. La mancata adozione del Piano Anticorruzione rappresenta pertanto una condotta omissiva che integra un illecito permanente i cui effetti si protraggono fino a quando l’adempimento richiesto dalla legge non viene effettivamente eseguito. Infatti, l’adozione di un provvedimento di programmazione e organizzazione, quale è il PianoAnticorruzione, richiede una serie di azioni di ricognizione di attività e di consultazione di cui non si è ricavata traccia dalla consultazione del sito, né è stata fatta menzione nelle controdeduzioni prodotte”.
InfineAnacevidenzia “una scarsa attenzione dell’ente alle scadenze di legge previste” e “una totale noncuranza degli obblighi di legge”.